Cosa succede se qualcuno muore durante un viaggio in aereo? Ecco il protocollo seguito dal personale di bordo in casi drammatici.
La morte di una persona durante un volo in aereo è un evento raro, ma possibile. Una situazione che può trasformare un viaggio in un’esperienza traumatica per passeggeri ed equipaggio. Ma cosa accade in questi casi? Esiste un protocollo ben preciso che il personale di bordo è chiamato a seguire per garantire dignità al defunto e sicurezza a tutti i presenti.

Il protocollo in caso di morte in aereo
Gli assistenti di volo sono adeguatamente formati per affrontare emergenze mediche di ogni tipo, compresa la possibilità di un decesso a bordo.
Ogni compagnia aerea ha procedure specifiche, ma tutte si attengono alle normative dell’aviazione internazionale. Secondo quanto riportato da Jay Robert, ex assistente di volo intervistato dall’Huffington Post, gestire una morte in volo è uno degli eventi più complessi da affrontare:
“Una morte a bordo a 35.000 piedi di altezza è una delle situazioni più temute dagli assistenti di volo, soprattutto se il passeggero è giovane e perché spesso fa seguito a un’emergenza medica, che è già molto stressante da gestire”.
Le procedure seguite dal personale di bordo
Quando si verifica un’emergenza medica, il personale di bordo avvisa immediatamente il capitano, che decide se proseguire verso la destinazione finale o effettuare un atterraggio di emergenza.
La decisione dipende dalla gravità della situazione e dalla disponibilità di aeroporti vicini.
Il vicedirettore delle comunicazioni aziendali presso IATA, Markus Ruediger, ha spiegato: “Il dirottamento verso un Paese terzo, né di origine né di destinazione del volo, potrebbe aggiungere ulteriori complessità al rimpatrio del defunto. Per gestire il corpo con dignità e rispetto, garantendo al contempo il minimo disturbo per gli altri passeggeri, l’equipaggio copre il passeggero deceduto con una coperta”.
Se lo spazio lo consente, il corpo viene spostato in un’area meno affollata, come una fila vuota. In alternativa, il passeggero rimane al proprio posto con la cintura di sicurezza allacciata per evitare movimenti durante il volo.
Attrezzatura di bordo e formazione del personale
Gli assistenti di volo ricevono una formazione specifica per l’uso del defibrillatore e per le manovre di primo soccorso. Ogni aereo è inoltre dotato di un kit medico contenente un sacco per cadaveri e targhette da applicare alle dita dei piedi.
Tuttavia, come precisato da Jay Robert: “Una volta che il corpo è nel sacco per cadaveri, siamo stati addestrati a chiuderlo solo fino al collo, poiché la persona non può essere dichiarata ufficialmente morta prima dell’atterraggio dell’aereo”.
L’importanza del supporto psicologico
Uno degli aspetti più delicati è la comunicazione con i familiari o i compagni di viaggio della persona deceduta. Il personale è formato per dare la notizia con tatto e sensibilità, supportando emotivamente chi ha perso una persona cara in circostanze così difficili.